• Nevralgia Post Erpetica

    La nevralgia post-erpetica (NPE) è una condizione dolorosa che può svilupparsi dopo un’infezione da herpes zoster, comunemente nota come “fuoco di Sant’Antonio”. Si tratta di un dolore persistente e intenso che può durare per settimane, mesi o addirittura anni dopo la scomparsa dell’eruzione cutanea.

    SINTOMI

    • Dolore intenso: Il dolore può essere descritto come bruciante, lancinante, urente o acuto.
    • Ipersensibilità: La pelle può diventare estremamente sensibile al tatto, anche al contatto con i vestiti.
    • Allodinia: Il dolore può essere provocato da stimoli che normalmente non sarebbero dolorosi, come il vento o l’acqua.
    • Intorpidimento o formicolio: Sensazioni anomale nella zona interessata.
    • Debolezza muscolare: In alcuni casi, può verificarsi debolezza muscolare nella zona interessata.

    TRATTAMENTI

    Il trattamento della NPE può essere complesso e spesso richiede una combinazione di approcci terapeutici. Alcuni dei trattamenti più comuni includono:

    • Farmaci:
      • Antidepressivi triciclici: Possono aiutare a ridurre il dolore neuropatico.
      • Anticonvulsivanti: Utilizzati per trattare il dolore cronico.
      • Oppioidi: In alcuni casi, possono essere utilizzati oppioidi per alleviare il dolore intenso.
    • Fisioterapia: Esercizi specifici possono aiutare a migliorare la mobilità e ridurre il dolore.
    • Terapia del dolore: Tecniche come la stimolazione elettrica transcutanea (TENS) o la terapia laser possono aiutare a gestire il dolore.
    • Infiltrazioni: In alcuni casi, possono essere utilizzate infiltrazioni di corticosteroidi o anestetici locali per ridurre il dolore.
  • NEVRALGIA DEL TRIGEMINO

    SINTOMI
    La nevralgia del trigemino è caratterizzata da dolore intenso, lancinante e fulmineo che interessa una o più branche del nervo trigemino. Gli episodi di dolore possono essere estremamente corti ma di forte intensità, provocando scariche elettriche o pugnalate improvvise che interessano viso, mascella, guancia o fronte. I sintomi possono variare da lievi fitte episodiche a dolori parossistici che causano forte sofferenza e limitano significativamente la qualità della vita.

    DIAGNOSI
    La diagnosi viene effettuata mediante accurata valutazione clinica, analisi della sintomatologia e imaging neurologico. Gli strumenti diagnostici principali includono la risonanza magnetica nucleare per escludere cause secondarie, test neurologici per valutare la sensibilità dei rami del nervo e la risposta ai test provocativi. L’elettromiografia può essere utilizzata per confermare l’interessamento specifico dei rami del trigemino.

    TRATTAMENTO TRADIZIONALE
    Il trattamento convenzionale prevede l’utilizzo di farmaci anticonvulsivanti come carbamazepina o oxcarbazepina, che agiscono stabilizzando la trasmissione nervosa. In casi resistenti ai farmaci vengono proposte procedure chirurgiche microvascolari o tecniche di decompressione neurochirurgica volte a ridurre la compressione del nervo.

    TRATTAMENTO OMEOPATICO CON PROTOCOLLO McEVA
    Il protocollo prevede la somministrazione sotto epidermide di histaminum con dosi controllate lungo il decorso dei rami del nervo trigemino, specificamente:

    – RAMO FRONTALE: infiltrazioni nella regione frontale e sopraciliare

    – RAMO ORBICOLARE: trattamento periorbitario e zona perioculare

    RAMO ZICOMATICO: area zigomatica e guancia

    RAMO MASCELLARE: regione mascellare superiore

    RAMO MANDIBOLARE: zona mandibolare inferiore

    PIANO DI CURA PROGRAMMATO
    8/10 sedute distribuite su 3-4 settimane, con valutazione medica preliminare e monitoraggio costante della risposta individuale al trattamento.

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